Antoniu Martin,

Storico e analista politico

La visita del re Carlo III in Romania, prevista per il 2 giugno, rappresenterà un’occasione eccezionale per la promozione internazionale della Romania.

Si sa che il sovrano britannico possiede da molti anni anche una residenza privata in Romania, a Viscri, in Transilvania.

Ma da dove nasce l’attrazione e l’interesse del principe Carlo per la Transilvania?

Al di là dei paesaggi pittoreschi e dell’atmosfera idilliaca, c’è qualcos’altro che ha generato l’attrazione per la zona.

Coloro che hanno studiato la storia degli ordini cavallereschi medievali affermano che la Transilvania rappresentò un vero e proprio crogiolo in cui si cristallizzarono diversi ordini cavallereschi e organizzazioni iniziatiche.

Dopo la decapitazione ufficiale dell’Ordine dei Templari, nel 1314, attraverso il rogo del Gran Maestro Jaques De Molay, alcuni dei membri di questa cavalleria si rifugiarono in Ungheria e in Transilvania, di fronte alle persecuzioni papali.

L’Europa orientale era una regione dove l’Inquisizione non arrivava.

La Transilvania ha fornito il quadro favorevole per la continuità dell’Ordine dei Templari attraverso un ordine apparso nel 1408 sotto il re ungherese Sigismondo di Lussemburgo: l’Ordine del Drago.

Se studiamo il documento di fondazione di questo ordine, ci accorgiamo che, al di là degli aspetti specifici dell’epoca, la cavalleria conteneva anche un substrato molto più profondo, esoterico, probabilmente ereditato dai Templari.

Sicuramente, questo spiega l’esistenza di un “cerchio interno (ristretto)” nell’Ordine del Drago, composto da persone iniziate.

È noto oggi che quell’ordine fu alla base di alcuni particolari sviluppi avvenuti in Transilvania, se ci riferissimo solo al movimento rosacrociano – la “croce con una rosa” – che qui conobbe uno sviluppo significativo nei secoli XVI-XVII.

Grazie a recenti ricerche, sappiamo che la maggior parte delle famiglie nobili della Transilvania facevano parte dell’Ordine del Drago, le più famose essendo: Bethlen, Huniade e Rakoczi. Gli storici hanno stabilito la filiazione tra Francisc Rakoczi II, principe di Transilvania e la baronessa Emma Orczy, che nel XIX secolo risvegliò nell’aristocrazia e nella famiglia reale britannica il fascino di questa fratellanza medievale. Possiamo quindi interpretare le visite del principe e rispettivamente del re Carlo III in Transilvania come un tentativo di riscoprire una regione della Romania dove è emersa e si è sviluppata una particolare visione del mondo e della condizione umana.

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